L’orientamento non cambia, anche se c’è un po’ di “schiuma”, legata alla ripresa, sui mercati finanziari, dove alcune quotazioni sono “alte”. La Federal reserve ha confermato tutte le misure predisposte per contrastare l’economia (tassi a zero, e acquisti di titoli per 120 miliardi di dollari al mese) e anche l’intenzione di accompagnare la ripresa con una politica monetaria accomodante, in tandem con una politica fiscale espansiva.
La riunione di aprile ha solo modificato la valutazione delle condizioni dell’economia. Sulla quale restano “rischi”, si legge nel comunicato della Fed, relativi soprattutto alla crescita, anche se gli indicatori di attività economica e di occupazione “si sono rafforzati”, “più del previsto” ha aggiunto Jerome Powell in conferenza stampa.
L’inflazione non segnala problemi: è in rialzo “riflettendo ampiamente fattori temporanei”. Le condizioni finanziarie restano quindi e devono restare “accomodanti”, esattamente come a marzo.
Tutto dipende ora dall’andamento delle vaccinazioni: i nuovi casi restano elevati, ha detto Powell. Anche per questo motivo “non è ancora il momento” di parlare di un tapering, una riduzione degli acquisti di titoli, che sarà annunciata con molto anticipo.
Occorrerà vedere nuovi passi avanti. La ripresa è ancora “incompleta”: ci sono ancora 8,5 milioni di posti di lavoro in meno rispetto a febbraio 2020.