L’inflazione ‘core’ in Giappone è scesa per il secondo mese consecutivo a maggio, alimentando i timori di deflazione.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo, che include i prezzi del greggio ma esclude i più volatili prezzi dei prodotti alimentari freschi, cede lo 0,2% a maggio rispetto all’anno precedente.
La rilevazione è al di sotto delle stime del mercato che indicavano un calo dello 0,1% e segue una contrazione dello 0,2% in aprile, il primo calo su base annua dal 2016.
Questa settimana la BoJ ha mantenuto invariata la sua strategia, dopo aver incrementato le misure di stimolo in marzo e aprile. Tuttavia, il governatore Haruhiko Kuroda ha ammesso che l’inflazione rimarrà nettamente inferiore al target del 2% per i prossimi anni.