I più grandi club europei, tra i quali Juve, Milan, Real Madrid e Bayern Monaco, sarebbero stati pagati dall’Uefa per evitare che creassero una Superlega destinata a far sparire le competizioni nazionali ed europee.
I vertici della confederazione avrebbero anche chiuso un occhio nei confronti del Paris Saint-Germain e del Manchester City che avevano ampiamente sforato i limiti del fair play finanziario.
Sono le ultime rivelazioni della piattaforma Football Leaks che promettono una nuova tempesta sull'Uefa.
Da anni si ventila la possibilità di creare una Superlega europea, un campionato riservato per le squadre più ricche e blasonate, con bilanci ricchissimi grazie a sponsor e Tv. I campionati nazionali e la Champions League ne risulterebbero fortemente ridimensionati.
Risalirebbe appena al 22 ottobre scorso una lettera della società di consulenza Key Capital Partners al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, in cui si descrive la nascita di una nuova organizzazione che avrebbe come azionisti 11 squadre, tra le quali Juventus e Milan. Altre due italiane, Inter e Roma, potrebbero entrare in un secondo tempo nella Superlega.
Le carte parlano della trattativa aperta nel 2016 - portata avanti dall’ex attaccante tedesco Karl-Heinz Rumenigge, attuale presidente del Bayern, insieme all'omologo bianconero Andrea Agnelli - tra i club e l’Uefa, all'epoca indebolita dalla sospensione del presidente Michel Platini, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria sulla gestione delle finanze dell’associazione.
Ma c’è anche dell’altro nei Football Leaks. Il Paris Saint-Germain avrebbe ricevuto 1,8 miliardi di euro dal governo del Qatar. Un’iniezione di liquidità che violerebbe le regole del "fair play" finanziario. Se ciò fosse confermato, il Psg verrebbe espulso dalle competizioni europee. Un accordo giunto successivamente avrebbe permesso al club francese di ridurre la multa da 60 milioni di euro condivisa con il Manchester City.