Il Lussemburgo ci sta provando: diventare il primo Paese al mondo con una rete di trasporto pubblico a costo zero per i passeggeri. Le tariffe sui trasporti locali dovrebbero esser cancellate la prossima estate. La formazione di governo - formata da Democratici, Socialisti e Verdi, e guidata dal premier Xavier Bettel che ha spinto molto sul tasto del “green” in campagna elettorale - è conosciuta come la "coalizione del Gambia" perché i colori dei tre partiti sono rispettivamente blu, rosso e verde, che appunto corrispondono ai colori della bandiera del paese africano.
La ratio che muove il Gran Ducato verso la gratuità dei mezzi è legata alla congestione delle sue strade, se si considera che su 110mila abitanti nella città-capitale si innestano quotidianamente 400mila pendolari che si spostano: nel 2016, in media, sono state perse 33 ore dagli automobilisti nel traffico.
Già nel recente passato sono state adottate significative agevolazioni per i mezzi, come il trasporto gratis per gli under 20 e i viaggi assicurati per gli studenti tra le loro abitazioni e le scuole. I pendolari attualmente pagano 2 euro per un biglietto valido 2 ore, che viste le dimensioni del territorio sono sufficienti per coprire quasi tutti gli spostamenti. I prezzi calmierati riducono tuttavia i ricavi, a fronte di un costo annuale intorno a 1 miliardo di euro l’anno, provenienti dai biglietti venduti che ammontano soltanto a 30 milioni.
Ma tra pochi mesi anche questi residui ricavi potrebbero venire meno. E sarebbe il primo caso al mondo. In realtà alcuni centri urbani a livello globale stanno sperimentando forme gratuite di trasporto pubblico nel tentativo di ridurre la congestione, ma nessun paese ha mai eliminato le tariffe dalla sua intera rete di trasporti.