Due giorni di sciopero, lunedì e martedì: si tratta di una prima assoluta per i 4.300 piloti di British Airways. Coinvolti i piani di volo di circa 300 mila persone. Una mossa che arriva dopo nove mesi di trattative sul tema salariale e che di fatto tiene a terra quasi tutta la flotta del vettore britannico. Anche il premier Boris Johnson aveva tentato di riportare tutti al tavolo delle trattative, senza riuscirci.
La British Airline Pilots Association ha rifiutato una proposta di incremento dell'11,5% dei salari nell'arco di tre anni. Secondo la compagnia, così facendo i comandanti arriverebbero a guadagnare 220 mila euro l'anno. Ma per il sindacato il problema sono i salari di copiloti e dei profili più junior. E poi l'aumento non sarebbe in linea con affari che sono tornati a viaggiare a gonfie vele.
Il paradosso è che lo sciopero, con quasi tutti i voli a terra, costerà alla compagnia circa 40 milioni di sterline. Invece, le differenze tra le richieste si aggirano sui 5 milioni.