Il coronavirus peggiora la crisi dell’Alitalia, che già lasciava poche speranze all’ex compagnia di bandiera.
A causa della riduzione delle prenotazioni, Alitalia ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria dal 24 marzo al 31 ottobre per 3.960 dipendenti (su circa 11.500).
Per i lavoratori della compagnia la Cigs era in scadenza il 23 marzo, ma riguardava soltanto 1.020 addetti. E Alitalia sarebbe intenzionata a farne a meno (dei 4 mila) fino a ottobre anche se l’emergenza sanitaria non ci fosse.
All’annuncio del vettore i sindacati hanno immediatamente reagito: “Respingiamo ogni ipotesi di cassa integrazione per 4 mila lavoratori”, commenta il segretario nazionale della Filt-Cgil, Fabrizio Cuscito.
In crisi anche alcune compagnie estere. Air France taglia 1.500 posti. E il titolo di AF-Klm in Borsa perde il 7%.