C’è un altro scontro mediatico che rischia di infiammare i rapporti. La Bbc ha pubblicato un drammatico documentario sugli Uiguri, la minoranza musulmana in Cina concentrata soprattutto nella regione dello Xinjiang. Si raccontano stupri, sevizie e umiliazioni nei confronti delle donne musulmane deportate in queste strutture. Reportage che ha scatenato anche in questo caso la furia di Pechino.
Poi c’è la rivelazione del Telegraph secondo cui l’anno scorso sarebbero stati espulsi tre ‘giornalisti’ cinesi dal suolo britannico perché in realtà pare fossero spie di Pechino, probabilmente con la complicità dei media per cui lavoravano.
Infine, a Pechino ancora brucia la marcia indietro di Londra su Huawei dopo aver precedentemente concesso l’appalto sulla rete 5G al colosso cinese delle comunicazioni per poi revocarlo a causa di “ragioni di sicurezza”.
Tanti ingredienti che secondo alcuni portano dritto a una nuova “guerra fredda” tra Regno Unito e Cina, soprattutto dopo l’ultimo scontro internazionale su Hong Kong, in seguito all’approvazione da parte di Pechino nell’ex colonia britannica della famigerata “Legge sulla sicurezza nazionale” nonostante l’autonomia del territorio sia teoricamente garantita dalla Dichiarazione Sino-britannica fino al 2047.