Trump ha annunciato di escludere dai dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, che entrano in vigore oggi, l’Ue e altri sei paesi alleati: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud e Messico.
Le importazioni statunitensi di acciaio lo scorso anno hanno totalizzato 33 miliardi di dollari. Ma tenendo conto dei paesi appena esentati allora meno 1/3 delle importazioni di acciaio negli Usa sarebbero soggette a tariffe.
Ciò riduce il potenziale impatto economico dei dazi. E suggerisce che le politiche intraprese dalla Casa Bianca potrebbero rivelarsi meno incomprensibili di quanto si creda.
Dall'altro lato, la Cina non sembra interessata ad affrontare la delicata questione globale della sovracapacità. Anzi, potrebbe ora decidere di condurre una “guerra popolare” contro gli Stati Uniti. E per senso di patriottismo boicottare, ad esempio, Apple, Coca Cola, Starbucks.
Le vendite al dettaglio in Cina sono le più alte del mondo: nel 2017 hanno raggiunto il valore di 7,5 trilioni di dollari, il 14% in più rispetto agli Usa. La seconda economia al mondo è la numero uno negli acquisti. Sono loro, i consumatori cinesi, la vera superpotenza. E Xi Jinping è ben cosciente di ciò e se vuole vendicarsi sa come fare.