La Turchia ha ritirato il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. L’annuncio dato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “Ora siamo tutti più sicuri”.
I ministri degli Esteri dei tre paesi - Mevlut Cavusoglu, Ann Linde e Pekka Haavisto - hanno firmato un memorandum alla presenza di Stoltenberg, del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, della premier svedese, Magdalena Andersson, e del presidente finlandese, Sauli Niinisto.
Il vertice Nato di Madrid inizia così lasciandosi alle spalle una controversia che rischiava di mettere in ombra l’intera agenda del summit. Nel memorandum d’intesa firmato con la Turchia, Svezia e Finlandia si impegnano a non sostenere più le formazioni curde siriane Ypg e Pyd.
La Turchia ha così ottenuto quello che voleva e ora la Nato è pronta a trasformarsi. L’obiettivo è diventare “globale”. E per questo non può che assumere un assetto bicefalo. Che guarda all’Europa dell’Est e che torna a chiamare esplicitamente la Russia un ”nemico”. Anche se il vero antagonista geopolitico ed economico resta Pechino.
Proprio per questo l’Alleanza atlantica sembra voler giocare la carta dell’inclusione della Cina nella nuova Nato globale. Pechino giudicherà questa opzione come una ‘trappola’ o un’opportunità?