Le esportazioni di vino francese nel 2017 hanno raggiunto il massimo storico di 12,9 miliardi di euro: si tratta di un aumento degno di nota perché coincide con una ripresa generale dell’economia francese e perché il settore di champagne, vino e alcolici ha registrato una crescita dell’8,5% nel 2017.
Le esportazioni sono state particolarmente sostenute in Cina (1,2 miliardi di euro) e Stati Uniti (3 miliardi di euro). Nonostante le forti gelate e le ondate di calore che hanno caratterizzato l’anno la produzione francese – così come quella italiana e quella spagnola - non è calata e le esportazioni sono aumentate. Il vino in Francia rappresenta il prodotto agricolo più prezioso: vale il 15% delle entrate agricole nonostante insista solo sul 3% dei terreni coltivati. La filiera nel paese transalpino dà lavoro a 300 mila presone.
Le esportazioni francesi, però, in un futuro non troppo lontano potrebbero essere insidiate dalla concorrenza australiana sul mercato cinese e dalla Brexit che potrebbe ridurre le vendite di vini francesi nel Regno Unito, il secondo più grande mercato di esportazione della Francia.
Dunque per mantenere in ascesa il volume di esportazioni della Francia sarà necessario investire anche in altri settori. Il presidente Emmanuel Macron a Davos lo scorso gennaio si è mostrato ottimista: solo il tempo dirà se le sue riforme e le sue politiche saranno in grado di sostenere l’export francese nel mondo.