L’anno scorso il gigante cinese del trasporto marittimo Cosco aveva presentato un’offerta per acquisire una partecipazione del 35% in uno dei tre terminal di Amburgo, il porto più grande della Germania.
Il governo di Berlino era stato a lungo diviso sull’opportunità di approvare l’investimento. Da una parte, l’ok da parte del cancelliere Olaf Scholz; dall’altra, sei ministeri tedeschi contrari all’acquisizione.
Nel dibattito si era inserita anche la Commissione europea che, secondo la testata ‘Handelsblatt’, la scorsa primavera avrebbe avvertito il governo tedesco di non approvare l’investimento di Cosco.
Ma alla fine l’esecutivo federale ha dato oggi (26 ottobre) il via libera ad una partecipazione limitata al 24,9% contro il 35% precedentemente programmato.
Oltre a limitare la quota di ingresso, l’accordo prevede che alla Cosco venga negata la possibilità “di concedersi contrattualmente diritti di veto sulle decisioni strategiche in materia di affari o di personale”.
Inoltre alla società cinese viene vietato di “nominare membri del management”.