2.300 persone, per lo più giovani uomini, sono in stato di detenzione nel Kashmir amministrato dall'India durante un blocco di sicurezza e un blackout delle comunicazioni, imposto per ridurre i disordini dopo che New Delhi ha revocato lo scorso 5 agosto l'autonomia della regione contesa con il Pakistan.
Migliaia di truppe indiane sono state inviate nella valle del Kashmir, una delle regioni più militarizzate del mondo, per controllare i posti di blocco. Le comunicazioni telefoniche, i servizi internet a banda larga e la tv via cavo sono stati interrotti, sebbene siano poi stati gradualmente ripristinati in alcuni punti.
Si teme ora un'escalation nella regione che rappresenta uno snodo determinante per entrambi i paesi dal punto di vista economico, politico, e militare.