Ora c’è l’annuncio (minaccioso e) ufficiale. Il presidente cinese ha spiegato che la “riunificazione” con Taiwan sarà realizzata. Tale processo – secondo Xi Jinping - corrisponde agli interessi fondamentali del popolo e degli abitanti dell’isola.
Taiwan - ha aggiunto - è “una questione interna alla Cina e non ammettiamo interferenze esterne”. Parlando in occasione delle celebrazioni per i 110 anni dalla Rivoluzione del 1911, Jinping ha evidenziato che “il secessionismo di Taiwan è il più grande ostacolo alla riunificazione nazionale. Chiunque voglia tradire e separare il Paese sarà giudicato dalla storia e non farà una bella fine”.
Dopo che 150 aerei cinesi da combattimento avevano solcato la zona di identificazione aerea di Difesa dell’isola, nei giorni giorni scorsi il ministro della Difesa di Taipei, Chiu Kuo-cheng, aveva detto che le tensioni con Pechino erano prossime ad un punto di rottura, fino a prefigurare una possibile invasione entro il 2025.