La missione Ue ‘Irini’, nata per bloccare il traffico di armi verso la Libia, stenta a dimostrarsi efficace. Anzi il governo di Tripoli critica duramente la missione, e dopo una lettera del presidente Fayez Serraj alle Nazioni Unite, anche il ministro dell’Interno Fathi Bishaga si è schierato contro l’operazione lanciata da Bruxelles.
‘Irini’ dovrebbe far rispettare l’embargo sulle armi in tutta la Libia, ma di fatto le sue navi potranno operare soltanto contro i rifornimenti militari che la Turchia invia a Tripoli via mare. Così le spedizioni di armi e mercenari che confluiscono nelle milizie di Haftar via terra e aria, principalmente dagli Emirati Arabi Uniti, continuano.
In questo contesto, Irini comunque è partita ma ha serie difficoltà a diventare pienamente operativa. Anche perché i greci starebbero provando a trasformare l’operazione in una battaglia europea contro la Turchia.