Dieci anni fa iniziava in Libia la rivolta che si trasformerà in ‘Rivoluzione’ contro il dittatore Muammar Gheddafi, poi cacciato da Tripoli in agosto e infine ucciso a Sirte nell’ottobre del 2011.
A tradirlo, tra gli altri, fu Nicolas Sarkozy che dopo aver (probabilmente; il processo è ancora in corso) ricevuto aiuti finanziari per la sua campagna elettorale in Francia gli voltò le spalle.
Le celebrazioni nella capitale sono iniziate martedì scorso nella piazza dei Martiri, la ex piazza Verde del regime, riferiscono i media panarabi.
A Sabha, nel sud, evidenziano i media di Tripoli, un ragazzino è rimasto ucciso dal lancio di alcuni razzi nell’area di Mansheya, che ha preso di mira un gruppo di persone che celebravano l'anniversario.
A Zawiya, a ovest della capitale, teatro del cruento massacro dei ribelli da parte delle forze di Gheddafi, i dimostranti hanno sfilato per le vie della città intonando canti e slogan.
La Libia resta ancora oggi uno Stato travagliato: ha 6,4 mln di abitanti e dispone della maggiore riserva petrolifera del continente africano, ma è un Paese ancora nel caos.