Nel corso del 2023 è previsto un rallentamento della crescita economica globale. Tra le cause, le crisi bancarie, un’inflazione persistente e le conseguenti politiche monetarie restrittive.
Secondo le stime della Banca mondiale (non perfettamente allineate a quelle diffuse nei giorni scorsi dall’Ocse), nel 2023 il Pil reale mondiale registrerà un aumento del 2,1 per cento, un punto percentuale in meno rispetto al 2022.
Le prospettive per il futuro sono solo lievemente più positive: si prevede una crescita globale del 2,4 nel 2024 e del 3 per cento l’anno successivo.
A sostenere l’economia saranno i paesi del Sud-est asiatico e dell’Asia meridionale, tra cui Cina e India. Si stima che nel 2023 le due economie cresceranno rispettivamente del 5,6 e del 6,3 per cento.
Al contrario, sia nel 2023 che nel 2024, si prevede una debole crescita per i paesi più avanzati, quali Stati Uniti (rispettivamente 1,1 e 0,8 per cento), Eurozona (0,4 e 1,3) e Giappone (0,8 e 0,7).
Nel 2025 l’economia statunitense e quella europea dovrebbero invece crescere ad un tasso più sostenuto (2,3 per cento).