Se la pandemia mette a nudo la dittatura dell’algoritmo che è stata definita come capitalismo della sorveglianza.
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“Il capitalismo delle piattaforme comincia a mostrare le prime incrinature, la città torna ad essere luogo di conflitto. La pandemia sgretola l’utopia della metropoli pacificata, ‘just in time’, dove i desideri trovano la loro più rapida soddisfazione nel consumo: un click e ti arriva a casa tutto quello che hai sempre voluto, il prima possibile. E dalle macerie di questa falsa narrazione emerge l’utopia negativa della sharing economy: la tecnologia non più al servizio dell’umanità ma utilizzata contro l’umanità, in questa dittatura dell’algoritmo che è stata definita come capitalismo della sorveglianza.” Con queste parole Guido Maria Brera analizza, a ragione, alcune dinamiche esacerbate dalla pandemia.