Il rapporto del Fondo monetario internazionale sul debito globale documenta il maggior aumento annuale dalla Seconda guerra mondiale. Con gli Stati colpiti dalla pandemia, il debito mondiale è aumentato nel 2020 al livello record di 226.000 miliardi di dollari, ovvero il 256% del Prodotto interno lordo.
Il debito privato è aumentato nel 2020 del 10%, quello pubblico del 20%. Solo il debito dei governi rappresenta ormai quasi il 40% del totale. Si tratta del “dato più alto dalla metà degli anni ‘60”, hanno affermato Vitor Gaspar e Paulo Medas, responsabili degli affari fiscali dell’Fmi, e Roberto Perrelli, economista del Fondo.
L’accumulazione del debito pubblico è la conseguenza diretta di due grandi crisi economiche, quella finanziaria del 2008 e quella per la pandemia di coronavirus.
Nel 2020 – si spiega in un articolo sul blog del Fondo - “il forte aumento del debito è stato giustificato dalla necessità di proteggere la vita delle persone, di difendere i posti di lavoro ed evitare un’ondata di fallimenti. Se i governi non avessero agito, le conseguenze sociali ed economiche sarebbero state devastanti”.