Con i cambiamenti climatici in atto, entro il 2090, Ginevra avrà il clima della Puglia. A sostenerlo è un esponente svizzero dei Verdi, secondo cui la città va trasformata sul modello urbano mediterraneo, con pareti bianche e infrastrutture che favoriscano la circolazione naturale dell’aria. In campagna – evidenzia - si cominciano a piantare ulivi.
La Svizzera sarà particolarmente colpita dal riscaldamento globale, secondo Antonio Hodgers, responsabile del Dipartimento territorio del cantone di Ginevra. “Per ogni aumento di due gradi centigradi delle temperature globali, l’Altopiano svizzero ne subirà quattro”.
Secondo Hodgers, la città deve adattarsi a estati più calde - ma con inverni che probabilmente rimarranno “rigidi” - aumentando gli spazi verdi e riducendo le superfici asfaltate. A tal fine, “limiteremo il numero di grondaie sugli edifici per consentire all’acqua piovana di defluire lentamente, diffondendo la sua freschezza prima di tornare al suolo”.
Hodgers prevede anche di piantare 150.000 alberi. Sebbene il centro storico di Ginevra sia in parte già adattato a un clima più caldo, “questo aspetto (climatico) va considerato quando si decide di costruire o di ristrutturare”. E per quanto riguarda la campagna, “il Cantone sta già aiutando gli agricoltori. Alcuni si stanno dedicando agli ulivi”.
Dopotutto “gli esseri umani sono fatti per adattarsi”, osserva Hodgers, sottolineando che “la gente vive felicemente in Puglia da migliaia di anni”. Ma per il 15 per cento della popolazione mondiale più minacciata, il clima “diventerà insostenibile”.