L’Olanda è uno dei Paesi più criminali del mondo. Ma non nel senso del crimine di strada. Cosa ha ridotto così un Paese per molti aspetti all’avanguardia e dove si rispettano i diritti umani e sociali? La risposta va ricercata – secondo Roberto Saviano - nel sistema economico e in un territorio divenuto offshore.
Cominciamo dal principio. Numerose aziende internazionali hanno impiantato in Olanda la loro sede, spesso solo quella legale, permettendo a tutte queste società di evadere il sistema previsto nei loro Paesi, dandogli assistenza territoriale e chiedendo in cambio una piccola percentuale.
Ma tutto questo ha un prezzo, salato. Chi oggi comanda criminalmente in Olanda ha una possibilità di accesso al riciclaggio come in nessun’altra parte d’Europa. Il sistema finanziario olandese ha consentito tutto ciò, argomenta Saviano. E chiunque si oppone ai loro affari deve essere eliminato. Come accaduto a Peter de Vries, il giornalista olandese con maggiore conoscenza e esperienza in materia criminale ucciso lo scorso 6 luglio in una via centrale di Amsterdam.
I Paesi Bassi non permettono soltanto alle grandi società del capitalismo contemporaneo di avere dei vantaggi fiscali. C’è anche - denuncia Saviano - una governance societaria discutibile e un apparato giudiziario veloce al servizio delle vicende finanziarie (e senza burocrazia). L’Aia ha fatto così entrare nel paese tutto il denaro possibile, e in finanza riconoscere il denaro pulito da quello sporco e rintracciarne l’origine è impossibile.
In questo contesto la ‘Mocro Maffia’ è diventata un’organizzazione potentissima, la cui struttura è marocchina, ma accoglie affiliati del Congo, del Suriname, slavi e olandesi, e che basa il suo business su due scalini: il Marocco per far transitare la droga che gli arriva dal Sudamerica e l’Olanda per poter riciclare.
La ‘Mocro Maffia’ - conclude Saviano - si è in tal modo trasformata da miserabile organizzazione di spaccio di strada a holding finanziaria, perché l’Olanda è, ormai, un pirata della finanza e un paradiso per i soldi dei narcos. In fondo con le vecchie e reali isole dei pirati, Aruba, Curaçao e Sint Maarten, da sempre L’Aia rastrella il denaro dei narcos (e non solo) che poi arriva dritto nelle banche olandesi.