La Corte costituzionale romena ha annunciato l’annullamento delle elezioni presidenziali, il cui secondo turno era previsto l’8 dicembre, a causa del sospetto di interferenze russe.
“L’intero processo elettorale delle presidenziali è stato annullato per garantire la validità e la legalità dello scrutinio”, ha affermato la corte in un comunicato.
L’annullamento del voto sarebbe legato ad alcuni documenti dei servizi segreti romeni declassificati in settimana che descrivono nel dettaglio presunte interferenze russe, soprattutto sui social network.
Spetta ora al governo fissare un nuovo calendario per le presidenziali.
Al primo turno del 24 novembre era arrivato in testa a sorpresa, con quasi il 23 per cento dei voti, il candidato di estrema destra Călin Georgescu, filorusso e contrario agli aiuti all’Ucraina.
Georgescu aveva fatto un deciso passo avanti nei sondaggi nei giorni appena precedenti al voto, dopo che era diventata virale su TikTok una campagna contro gli aiuti a Kiev.
Al ballottaggio dell’8 dicembre Georgescu avrebbe dovuto sfidare un’altra candidata inattesa, la centrista Elena Lasconi.
Era stato invece escluso il primo ministro filoeuropeo Marcel Ciolacu, considerato il favorito del voto, ma arrivato solo terzo.