I carri armati ucraini utilizzano il carburante proveniente dalla Turchia e dall’Ungheria, le cui aziende petrolifere usano come materia prima nafta russa. A rivelarlo è un’inchiesta del quotidiano tedesco Handelsblatt
La testata si basa sui dati della dogana ucraina. L’Ucraina dipende quasi totalmente dall’importazione dei prodotti petroliferi, importando per lo sforzo bellico sempre più gasolio da Turchia e Ungheria, i quali però usano il grezzo russo per le loro raffinerie. Il paradosso è che dunque i carri armati ucraini utilizzano il petrolio russo per combattere gli stessi russi.
La compagnia petrolifera e del gas ungherese Mol, che riceve volumi significativi di petrolio dalla Russia, ha raddoppiato le sue vendite di carburante all’Ucraina negli ultimi sei mesi. Ha un vantaggio competitivo rispetto alle altre compagnie petrolifere europee: ha un permesso speciale dell’Ue per continuare a rifornire le sue raffinerie di petrolio russo.
All’inizio di luglio, il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjarto ha annunciato che Budapest vorrebbe chiedere all’Ue di prorogare di un anno l’esenzione dalle sanzioni per la compagnia energetica Mol, consentendole di continuare a commerciare in prodotti petroliferi provenienti da materie prime russe.