Sostituire l’etichetta ‘made in Taiwan’ con ‘made in China’ per i prodotti destinati al mercato cinese. È la richiesta recentemente avanzata da Apple ai suoi fornitori di quell’isola diventata nuovo epicentro delle tensioni fra Washington e Pechino, dopo la visita di Nancy Pelosi e le successive aggressive manovre militari del Dragone.
In attesa del nuovo iPhone 14, Cupertino non può permettersi rallentamenti ma, dopo la visita della speaker statunitense sull’isola, Pechino ha intanto irrigidito i controlli. Il che ha suggerito al colosso co-fondato da Steve Jobs di scendere in campo e provare a suggerire un dettaglio geopolitico che non deve aver fatto piacere a Washington.
Nel frattempo, la Cina con le manovre militari attorno all’isola da 23 milioni di abitanti invia un chiaro messaggio: nessuno provi a modificare lo statu quo. Ovvero il controllo di Pechino su Taiwan.