La governatrice di Hong Kong Carrie Lam si è detta “molto preoccupata per la pericolosa situazione” del Politecnico assediato dalla polizia, puntando ad avere “una soluzione pacifica” per superare lo stallo.
All’interno del campus ci sono ancora asserragliati oltre 100 studenti, ha spiegato Lam in conferenza stampa, aggiungendo che circa 600 manifestanti sono andati via. La leader di Hong Kong chiede ai manifestanti intrappolati nel PolyU, il Politecnico diventato la roccaforte delle proteste a favore della democrazia, di arrendersi pacificamente assicurando di aver ordinato alla polizia di gestire la situazione in modo umano. Per gli studenti intrappolati nell’ateneo è il terzo giorno di assedio.
Dagli Usa, intanto, il repubblicano Mitch McConnell sollecita il presidente Donald Trump a sostenere pubblicamente i manifestanti ad Hong Kong. Secondo McConnell, l’amministrazione Usa dovrebbe porre l’autonomia di Hong Kong sul tavolo delle relazioni diplomatiche con Pechino. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ci ha poi messo il carico da undici, avvertendo che tutte le opzioni sono sul tavolo, compreso l’intervento statunitense a Hong Kong se la Cina fa intervenire l’esercito contro i manifestanti.