Un tribunale di Pechino ha condannato a 18 anni di reclusione, con l’accusa di corruzione, un ex magnate immobiliare cinese che aveva criticato la gestione della pandemia.
Ren Zhiqiang dovrà pagare anche una multa di 4,2 milioni di yuan (circa 527mila euro).
La Corte ha riconosciuto Ren “colpevole di corruzione, concussione e appropriazione indebita di fondi pubblici”, riporta il quotidiano statale Global Times: avrebbe accettato tangenti per 1,25 milioni di yuan e si è appropriato indebitamente di circa 50 milioni di yuan.
Dopo aver scritto un articolo critico sulla gestione della pandemia nel Paese, pur non nominando mai il presidente Xi Jinping, Ren era scomparso lo scorso marzo.