La Cina ha approvato la controversa riforma del sistema elettorale di Hong Kong, destinata a spegnere le voci pro-democrazia della città, dando potere di veto a Pechino sulla scelta dei candidati e assicurando che solo i ‘patrioti’ governino la città.
Le modifiche al sistema elettorale approvate riguardano il metodo di selezione del capo esecutivo di Hong Kong (la massima autorità della città), il metodo di formazione del Consiglio Legislativo (ovvero il mini-Parlamento), e le sue procedure di voto.
Secondo l’unico delegato di Hong Kong del Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo, Tam Yiu-chung, il piano di riforma del sistema elettorale di Hong Kong è stato approvato all’unanimità dai 167 membri dell’organo.