In Israele lo shock è enorme, dopo l’attacco di Hamas cominciato il 7 ottobre. Alcuni commentatori ritengono che si tratti del più grave trauma dall’indipendenza dello stato nel 1948, ma Benjamin Netanyahu e i suoi alleati non potranno sfuggire al disastro provocato dalle loro scelte: sono stati loro a dividere Israele e a far salire alle stelle la tensione nei territori palestinesi.
Sul fronte palestinese, gli islamisti di Hamas, attraverso un attacco sanguinoso, hanno mandato un doppio messaggio: ai palestinesi, rivendicando la loro leadership a spese dell’Autorità nazionale palestinese; e anche ai paesi della regione, a cominciare dall’Arabia Saudita, che ha voltato le spalle ai palestinesi.
Intanto, è assedio totale della Striscia di Gaza: niente elettricità, cibo, benzina. Israele è pronto all’invasione di terra. I morti, da entrambi le parti, salgono di ora in ora. Ma “la domanda che si stanno facendo tutti gli israeliani è: perché Hezbollah non è ancora entrata in guerra?”. Sarit Zehavi è la fondatrice dell’Alma Research Center, un think tank che si occupa in modo specifico di sicurezza sul fronte nord, quello che contrappone Israele al gruppo libanese Hezbollah.
Se cominciasse la guerra a Nord, lungo la cosiddetta Linea Blu, sarebbe un evento cataclismatico, da far sembrare quello che è accaduto finora un preludio minore. Hezbollah, il Partito di Dio, controllato da Teheran, ha a disposizione dieci volte il numero di razzi e missili del gruppo Hamas a Gaza. Uno scenario che condiziona le dimensioni dello scontro e non va dunque sottovalutato.
La voce di quoted
HEZBOLLAH, ORIGINE DEL GRUPPO POLITICO ARMATO LIBANESE
Il Partito di Dio. Questa è la traduzione letterale di Hezbollah, il movimento politico e contemporaneamente braccio armato con la sua milizia nel Libano. L’organizzazione nasce in seguito alla rivoluzione sciita in Iran del 1979 e soprattutto dell’invasione israeliana del Libano nel 1982, quando un gruppo di sciiti forma il Partito di Dio con lo scopo di cacciare Israele dal Libano e di stabilire poi uno stato islamico. Si tratta di un vero e proprio gruppo armato, finanziato e coordinato dall’Iran – con l’aiuto della Siria - che offre la maggior parte del supporto logistico. Dagli Stati Uniti Hezbollah è considerato un gruppo terroristico, inserito, ancora nel 1997, nella black list del dipartimento di Stato americano. Diversa la situazione per l’Unione europea, che considera – dal 2013 – terroristica solo la sua ala militare e mantiene contatti diplomatici con la parte politica.