Il Capo dello Stato francese subisce una battuta d’arresto al secondo turno delle elezioni legislative (di domenica 19 giugno): il suo partito ottiene 246 seggi. Dunque, altro che maggioranza assoluta (per quest’ultima sarebbero serviti 289 seggi).
La cosiddetta Alleanza di sinistra (Nupes), la coalizione di Jean-Luc Melenchon, ottiene 142 seggi e diventa la seconda forza dell’Assemblea parlamentare. L’estrema destra ottiene un risultato mai visto prima.
Il presidente si ritrova così con una maggioranza (relativa) molto ridotta. Le riforme annunciate da Macron sono ora a forte rischio. E in Europa rischia di essere un leader dimezzato, aprendo la strada a Mario Draghi, vista anche l’assenza di autorevolezza da parte del cancelliere tedesco Olaf Scholz.