Più di cinque mesi dopo essere andati alle urne, i tedeschi ora hanno un nuovo governo. I membri dell’Spd (partito socialdemocratico) hanno votato a favore di un nuovo esecutivo insieme alla Cdu di Angela Merkel e alla Csu, il suo partito gemello bavarese.
Il sostegno dei socialdemocratici offre un sospiro di sollievo all'Europa, che nello stesso giorno si trova di fronte a un risultato incerto delle elezioni in Italia. L'Ue era in attesa di un nuovo governo per andare avanti su una serie di questioni, come la Brexit, la formazione di un'unione bancaria comunitaria e una risposta unitaria alle politiche protezioniste di Donald Trump.
Ma la strada non è comunque in discesa per Merkel, il cui potere politico anche sul piano internazionale è diminuito. Non per caso il cancelliere ha nominato nelle scorse settimane Annegret Kramp-Karrenbauer numero due del partito e uno dei suoi più grandi critici all’interno della Cdu, il giovane Jens Spahn, come ministro della Sanità.
Angela adesso sa che può governare, ma la domanda è in quale forma affronta il suo quarto mandato consecutivo e per quanto tempo ci riuscirà.
La voce di quoted
È una vittoria per il cancelliere Merkel, in sella dal 2005 al cavallo più potente dell’Ue. Per questo risultato non deve ringraziare il proprio partito, bensì quel 66% dei 460mila delegati dell’Spd che domenica 4 marzo hanno votato a favore della “grosse koalition”. Lei lo sa e poche ore dopo ha commentato: adesso abbiamo "una buona base per lavorare insieme" visto che "molti sono i compiti da affrontare".