Il governo venezuelano si è affrettato a precisare che non ha intenzione di utilizzare i militari russi per difendere il proprio Paese. Ma resta il fatto che 100 militari della Federazione sono sbarcati nei giorni scorsi a Caracas. Fra gli uomini inviati dal Cremlino anche un pezzo da novanta dell’esercito di Mosca: il generale Vasily Tonkoshkurov.
Il sospetto è che i due aerei, un cargo Antonov-124 e un jet più piccolo Ilyushin Il-62, servano per il trasporto di quello che il Venezuela può usare come mezzo di pagamento visto che non ha più valuta in cassa: oro e metalli preziosi. Uno dei due velivoli ha già lasciato il paese sudamericano e non è noto il carico.
Intanto Nicolas Maduro ha revocato la carica di presidente del Parlamento a Juan Guaidò, autoproclamatosi premier ad interim del Venezuela e riconosciuto da diversi Paesi occidentali. Elvis Amoroso, controllore generale del Venezuela (con funzioni simili a quelle della Corte dei Conti italiana), ha annunciato l'ineleggibilità di Guaidò a ogni carica pubblica per 15 anni.