Se il cancelliere tedesco Olaf Scholz si attiene al suo rifiuto di rifornire Kiev di missili Taurus, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock (partito dei Verdi) parla di un’opzione, quella di uno scambio con Londra.
Riferendosi alla disponibilità manifestata dal ministro degli Esteri David Cameron in un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung a “lavorare a stretto contatto con i nostri partner tedeschi per aiutare l’Ucraina”, Baerbock ha parlato dello scambio come di “un’invenzione, per così dire, tedesca”.
“Abbiamo già organizzato uno scambio analogo, ma con altre armi”, ha poi rivelato. Senza entrare nei dettagli, Cameron aveva lasciato aperta la possibilità di un passaggio di missili da crociera tedeschi a Londra in cambio di missili Storm Shadow britannici a Kiev. Si tratta di armi simili ma non identiche.
In passato la Germania aveva consegnato carri armati Leopard a paesi terzi, ad esempio la Slovacchia, e questi Stati avevano fornito carri armati di progettazione sovietica all’Ucraina.
In tutto ciò, c’è qualcosa che sfugge: che senso ha dichiarare pubblicamente un’ipotesi (come quella evocata da Baerbock) di triangolazione con altri Paesi nella fornitura di armi? Ammesso che l’idea di fornire all’esercito ucraino i Taurus sia buona, l’unica possibilità per non cadere nel ridicolo è tenere la notizia segreta il più possibile.