Un testimone chiave nel processo a "El Chapo" Joaquin Guzman, a capo per lungo tempo della più grande organizzazione di narcotraffico al mondo, ha detto che il “signore della droga messicano” ha pagato nel 2012 una tangente di 100 milioni di dollari all'ex presidente Enrique Pena Nieto, che in realtà avrebbe inizialmente chiesto 250 mln. In cambio il Governo avrebbe ordinato all’Esercito di smettere di cercare "El Chapo".
L'ex presidente messicano ha negato qualsiasi illecito, con il suo ex Capo di stato maggiore che ha affidato la replica a Twitter. "Le dichiarazioni del narcotrafficante colombiano rilasciate durante il processo a New York sono false, diffamatorie e assurde", ha cinguettato Francisco Guzman (nonostante l'omonimia, nessun rapporto con "El Chapo"). L'ex militare ha anche osservato che è stato proprio l’esecutivo di Pena Nieto a "localizzare, arrestare ed estradare" il famigerato "Signore della droga".