"Nonostante ci sia una chiara volontà a procedere, non è stato possibile raggiungere l'unanimità per comminare sanzioni contro la Bielorussia". Ad annunciarlo è Josep Borrell. Per l'Alto rappresentante europeo il fatto che Cipro abbia bloccato le ritorsioni contro Minsk "mina la credibilità dell'Unione".
In pratica, la riunione dei ministri degli Esteri dei 27 è stata un flop. Pur condividendo le sanzioni contro il regime di Kiev, Cipro non intende dare il suo voto favorevole fino a quando non saranno inasprite anche le sanzioni contro la Turchia per le trivellazioni nelle sue acque territoriali.
Saranno dunque i capi di Stato e di governo a dover sbrogliare la matassa. L'obiettivo è mettere nell'angolo Cipro e sbloccare finalmente i provvedimenti contro 40 responsabili dei brogli e delle repressioni di Kiev.
In cima alla lista Ue c'è il ministro degli Interni bielorusso, mentre al momento non compare Lukashenko: i baltici vorrebbero colpire anche il presidente, ma gli altri governi preferiscono per ora la cautela, visto che un passo simile farebbe tramontare anche le residue speranze di trovare una soluzione negoziata che porti a una transizione democratica nel Paese.