Sono rientrate in Italia circa 8.000 tonnellate di rifiuti che nel 2020 erano state trasferite illegalmente dall’Italia alla Tunisia e che da allora erano rimaste in gran parte stipate in container nel porto di Sousse, nella Tunisia orientale.
“Siamo davanti ad una vicenda triste e piena di ombre che puzza di malaffare più dei rifiuti stessi. Con il ritorno dei container in Campania si scrive l’ennesima pagina del capitolo sul ciclo dei rifiuti da sempre in emergenza, che più che ciclo diventa, ogni giorno, un labirinto oscuro.” A scriverlo in una nota congiunta sono Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato, rispettivamente, presidente nazionale e presidente regionale di Legambiente.
“Dietro quei rifiuti provenienti dalla Tunisia si nascondono disattenzioni, opacità e responsabilità di chi doveva controllare – si legge nella nota -. Controlli che non possono e non devono mancare nell’analizzare quei rifiuti presenti nei container. Non vorremmo trovarci davanti a sorprese i cui effetti o meglio i danni presentano il conto successivamente.”