Mercato europeo per i rifiuti di plastica e imballaggi riciclabili entro il 2030: ecco le misure annunciate da Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea per l’occupazione e la crescita, in risposta al blocco delle importazioni di questi rifiuti da parte della Cina.
La crisi prodotta dall’annunciato “plastic ban” cinese è stata trasformata in opportunità da Bruxelles che intende creare un mercato unico europeo per imballaggi e plastica. Le organizzazioni ambientaliste hanno accolto positivamente la strategia dell’Ue ma hanno sottolineato anche l’importanza che la misura raggiunga obiettivi vincolanti.
Delphine Lévi Alvarès, della Rethink Plastic Alliance, ha dichiarato che sono necessarie leggi "per ridurre drasticamente il consumo di articoli in plastica e imballaggi monouso". Si consideri che nel solo 2015 il settore ha generato nell'Ue 350 miliardi di euro di vendite, impiegando 1,5 milioni di persone.
L'Europa produce 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica all'anno, di cui due terzi sono utilizzati negli imballaggi, ma solo il 5 per cento del valore della produzione viene recuperato: quindi ogni anno vanno persi tra 70 e 105 miliardi di euro, come sottolineato da Katainen. La strategia annunciata si basa su un obiettivo Ue vincolante che impone il riciclo del 55 per cento degli imballaggi entro il 2030, rispetto al 30 per cento di oggi.