Manhattan, l’isola cuore di New York, è a rischio. Entro 80 anni rischia di affondare, trasformando la Grande Mela in una sorta di laguna. La colpa è dell’innalzamento dei mari generato dallo scioglimento dei ghiacci, che minaccia anche altre città nel mondo. Ma anche dell’eccessivo peso del milione di grattacieli che sul territorio 59 chilometri quadrati di Manhattan incidono complessivamente per quasi un miliardo di miliardi di chili.
È quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata su Earth’s Future evidenzia che le strutture della città, che includono il famoso Empire State Building e il Chrysler Building, pesano un totale di 761 milioni di tonnellate, che equivale all'incirca al peso di 140 milioni di elefanti.
Il risultato è che la metropoli da 8,4 milioni di abitanti – che, sebbene non sia la capitale degli Stati Uniti e neppure quella del suo Stato (che è invece Albany), è il luogo più visitato negli Usa - si abbassa di uno-due millimetri l’anno, secondo la ricerca.
Rispetto alla media globale, questo sprofondamento sta accelerando di circa il doppio a New York, dove il livello dell’acqua è salita di 22 cm dal 1950. Inoltre, le inondazioni dovute alle tempeste potrebbero essere fino a quattro volte più frequenti di adesso entro la fine del secolo a causa della combinazione dell’innalzamento del livello del mare e degli uragani.