Mentre l'Italia si prepara ad accogliere gli investimenti cinesi, Pechino apre le sue porte alle aziende straniere. L'assemblea popolare cinese, con 2.929 voti a favore, otto contrari e altri otto astenuti, ha approvato la legge che dovrebbe facilitare la vita delle imprese estere.
Investitori stranieri e domestici avranno lo "stesso trattamento" sul mercato cinese, nel quadro di una "concorrenza leale".
Anche se la versione finale del testo non è stata ancora resa pubblica, il provvedimento dovrebbe rimpiazzare le norme attualmente esistenti che obbligano le aziende straniere che vogliono operare nel Paese a siglare joint venture con imprese locali condividendo con queste anche know-how e tecnologie.
Una condizione che – oltre ad aver scatenato in concomitanza con altri fattori la guerra commerciale Washington-Pechino - ha spesso limitato gli investimenti esteri verso la seconda economia al mondo. Le nuove norme saranno operative da gennaio 2020.