Il colosso chimico-farmaceutico tedesco Bayer chiude in rosso di 10,5 miliardi di euro il 2020, contro un utile di 4,1 mld nel 2019. I ricavi restano stabili a 41,4 mld, grazie alla forte domanda di prodotti per la salute e per l’igiene, connessa alla pandemia.
Sui conti pesano gli effetti valutari negativi e i maxi-risarcimenti versati negli Usa per chiudere le vertenze legate all’erbicida di Monsanto Roundup. Il titolo di Bayer al Dax perde il 4% e trascina giù il Dax a Francoforte.
Il principale ingrediente dell’erbicida è il glifosato, che per il gruppo con sede a Leverkusen è sicuro mentre secondo altre ricerche può causare il cancro.
Anche la crisi del coronavirus ha lasciato il segno nei conti del gruppo, con le vendite di farmaci in diminuzione poiché la pandemia ha portato a un rinvio dei trattamenti non urgenti. L’impatto negativo è stato tuttavia compensato in parte dalla crescente domanda per il fluidificante del sangue (Xarelto).