Spesso si parla della fuga di talenti dall’Italia. Ma il vero problema del nostro paese è piuttosto l’incapacità di attrarne altri. A certificarlo è l’Ocse, che inserisce l’Italia nel novero di Paesi che risultano meno attrattivi per gli high-skilled worker, i lavoratori ad alta formazione.
Come spiega l'Organizzazione parigina, le dinamiche sono tra loro correlate: la migrazione dei talenti si auto-alimenta, ovvero un lavoratore qualificato è attirato da un ambiente in cui può trovare altri talenti. Il che genera un effetto moltiplicatore sulla società e sull’economia.
Da questo punto di vista, peggio dell’Italia fanno solo Grecia, Messico e Turchia. Intanto l'Istat, pubblicando gli indicatori Bes sul benessere sostenibile, ricorda come (dato 2017) il saldo della mobilità degli studenti per il nostro paese sia in perdita.