La Cina costringe centinaia di migliaia di uiguri (un’etnia turcofona di religione islamica) e altre minoranze a lavorare nei campi di cotone della regione occidentale dello Xinjiang. In condizioni di schiavitù. A scoprirlo sono stati i cronisti della Tv britannica Bbc.
Oltre al lavoro nei campi, nei quali si ritiene che siano stati destinati più di un milione di persone, le minoranze sarebbero anche costrette a lavorare nelle fabbriche tessili.
Il governo cinese nega insistendo sul fatto che i campi sono “scuole di formazione professionale” e le fabbriche fanno parte di un massiccio e volontario programma di “riduzione della povertà”.
Ma le nuove prove scoperte dalla Bbc suggeriscono che la realtà è un’altra nella regione dello Xinjiang, che rappresenta l'85% del cotone cinese e il 20% di quello mondiale.