La sentenza cade come un macigno sui sindacati americani. L'Alta Corte degli Stati Uniti ha stabilito che le organizzazioni dei lavoratori non possono più applicare prelievi sulle buste paga dei dipendenti pubblici senza il loro consenso. Un colpo basso per i sostenitori dell’importanza della presenza sindacale.
La Corte ha dichiarato che tali onorari sono incostituzionali e costringono le persone a sostenere determinate idee senza volerlo. Seppur il principio appaia giusto, il prelievo forzoso è storicamente servito a garantire la presenza del sindacato stesso nei luoghi di lavoro. Cosa di cui hanno beneficiato tutti, iscritti e non.
Secondo la norma precedente, i sindacati del settore pubblico potevano riscuotere una quota anche da coloro che non erano membri della rappresentanza, a condizione che il denaro non fosse utilizzato per attività politiche. Ora non potranno più farlo. L’impatto sarà rilevante dato che le stime indicano in cinque milioni i lavoratori non iscritti al sindacato, ma che versano regolarmente la loro quota.
Si prevede che la decisione metta a repentaglio la stabilità finanziaria dei sindacati, che rappresentano ancora oggi 1/3 della forza lavoro del settore pubblico. Nel settore privato, invece, la caduta degli iscritti è stata più rapida. Ciò suggerisce che le sfide per le organizzazioni dei lavoratori vanno ben oltre il loro finanziamento.