Affitti alle stelle in moltissime città degli Stati Uniti dove negli ultimi mesi i prezzi delle case sono aumentati del 40%, costringendo milioni di persone a trasferirsi altrove. A rivelarlo è il Washington Post. Complice la pandemia di Covid-19, solo nel 2021 gli affitti sono aumentati del 14% per una media di 1.877 dollari al mese per una casa di due stanze. E per il 2022 si prevede un ulteriore aumento del 10%.
All’inizio della pandemia, gli statunitensi, in particolare quelli che potevano lavorare da casa, hanno cominciato a trasferirsi dalla città alla periferia o hanno acquistato seconde case in luoghi di villeggiatura grazie anche ai bassi tassi di interesse e la domanda in forte espansione.
Di conseguenza i prezzi degli appartamenti in affitto sono scesi con i proprietari che speravano di attirare inquilini offrendo parcheggi gratuiti, buoni regalo da 500 dollari e persino biciclette Peloton e Tv.
Ma quando l’economia ha riaperto e le persone sono tornate in città, gli appartamenti hanno iniziato a riempirsi e i proprietari a chiedere più soldi. Secondo uno studio dell’Università di Harvard 11 milioni di famiglie (un affittuario su 4) spende oltre metà del suo stipendio per pagare l’affitto.
L’aumento dei prezzi degli affitti ricopre un ruolo rilevante anche nell’andamento dell’inflazione. I costi delle abitazioni ‘pesano’ negli Usa per un terzo dell’indice dei prezzi al consumo.
Tuttavia – secondo gli economisti – c’è un ritardo da 9 a 12 mesi prima che l'’incremento degli affitti si manifesti nelle rilevazioni dell’inflazione. Di conseguenza, anche se l’inflazione dovesse ridursi per tutte le altre componenti dell'indice dei prezzi al consumo, l’aumento degli affitti da solo potrebbe mantenere elevati i livelli di inflazione nel corso del 2022.
Al contempo, i probabili prossimi aumenti dei tassi di interesse (che saranno adottati dalla Federal Reserve) rallenteranno l’impennata dei costi delle abitazioni. Un’altra brutta notizia per l’inflazione che intanto a dicembre ha raggiunto il 5,8%.