Per contenere l’impatto sui consumatori finali, il Governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile. A dirlo è stato il ministro della Transizione ecologica.
Prezzo del gas
“Non è possibile che il gas costi 5 volte più del 2021”, ha osservato Cingolani. Per il ministro “non è accettabile” l’escalation del prezzo del gas che è attribuibile “alla quotazione di un mercato di questi hub che lavorano su scambio di contratti future che sta mettendo in ginocchio tutti i paesi europei”.
Price cap europeo
Cingolani è tornato ad auspicare un tetto europeo per il prezzo del gas: “Sarebbe una grande notizia un price cap a livello europeo temporaneo sulle transazioni di gas naturale all’ingrosso e il disaccoppiamento dei prezzi di vendita dell’energia prodotta da tecnologie rinnovabili elettriche rispetto a quelli del parco termoelettrico, mediante opportuna revisione delle regole di market design”.
Problemi possibili ad ottobre
Gli scenari di possibile interruzione delle forniture di gas dalla Russia pongono problemi diversi - e quindi diversi possibili rimedi secondo il ministro - in funzione della durata dell’eventuale interruzione. Di breve termine (fino ala fine dell’inverno 2021) per far fronte ai consumi nazionali dato l’attuale basso livello di stoccaggi e le limitate possibilità di import da altre rotte. Di medio termine (fino al 30 ottobre) per assicurare il riempimento degli stoccaggi in preparazione del prossimo inverno. Di lungo termine per far fronte a partire dal prossimo inverno all’eventuale assenza di forniture dalla Russia. Cingolani ha precisato che i problemi sono più nel medio termine, perché sarà necessario riempire gli stoccaggi al 90% per il prossimo inverno (12 miliardi metri cubi).