Lunedì sera la quotazione del petrolio - che era già crollata nel pomeriggio - accusa un calo senza precedenti. Il Wti (il greggio prodotto in Texas, riferimento per il mercato Usa) crolla sotto un dollaro al barile accusando una flessione vicina al 95%.
Quindi - prima volta nella storia - chiude addirittura in territorio negativo. Il contratto con consegna a maggio è stato negoziato - sulla piattaforma Nymex - a meno 37,63 dollari.
A magazzini pieni i venditori sono disposti a pagare i compratori pur di ‘liberarsi’ del petrolio visto che non c’è più spazio per stoccarlo. L’impossibilità degli estrattori di smaltire il materiale in magazzino rapidamente, complice la paralisi della domanda, ha generato questa inversione dei prezzi mai vista.
Ha tenuto meglio il Brent, che ha perso ‘solo’ il 7% (a 26,23 dollari al barile).