La capacità di stoccaggio di gas naturale da parte della Turchia passerà da 4,7 miliardi di metri cubi a 11 mld entro il 2023. È quanto ha annunciato il ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali, Fatih Donmez, specificando che il suo paese sarà in grado di immagazzinare quasi il 20% di gas naturale che consuma in un anno.
Donmez ha aggiunto che, grazie allo sviluppo delle infrastrutture del gas, la capacità di flusso giornaliera è aumentata a 362 milioni di metri cubi, il 29% in più rispetto al picco giornaliero del consumo nazionale, pari a 280 milioni di metri cubi.
Ma non è solo un fatto di stoccaggio e flusso. Nel 2023, la Turchia inizierà a produrre gas naturale, grazie alla scoperta, lo scorso giugno, di 540 miliardi di metri cubi nel giacimento di gas di Sakarya nel Mar Nero. È stato stimato che il giacimento sarà in grado di fornire fino al 30% del gas richiesto dall’economia turca nel 2025.
Ankara, che dal punto energetico è fortemente dipendente dall’estero, attualmente importa quasi tutti i 50 miliardi di metri cubi di gas che consuma ogni anno. E la domanda di oro blu del paese è stimata in aumento del 60%, fino a 80 miliardi di metri cubi all’anno, entro il 2030.