Nuovo record mondiale nella fusione nucleare, l’energia pulita del futuro che imita i processi che avvengono nel cuore delle stelle. Nel suo ultimo esperimento chiamato Dte3, il reattore sperimentale Jet (Joint European Torus) ha prodotto 69 megajoule per 5 secondi con 0,2 milligrammi di combustibile. Lo ha annunciato in una conferenza stampa online il consorzio europeo Eurofusion.
Il Jet è il risultato di una grande collaborazione da parte di più di 300 ricercatori di 31 Paesi europei coordinati dal consorzio Eurofusion (di quest’ultimo l’Italia è partner con Enea, Consiglio nazionale delle Ricerche, consorzio Rfx e alcune università) e - spiegano gli esperti europei – “ha dimostrato la capacità di generare energia da fusione in modo affidabile”. L’esperimento ha superato il record ottenuto dalla stessa macchina nel 2022, con la produzione di 59 megajoule.
II Jet è un tokamak, ossia un reattore dalla struttura toroidale che ricorda la forma di una ciambella, all’interno della quale un potente campo magnetico contiene il plasma, ossia lo stato della materia che si ottiene nel reattore, quando temperature altissime accelerano il movimento di atomi simili all’idrogeno in modo da avvicinarli fino a farli fondere.
Il record annunciato oggi (8 febbraio) è stato ottenuto il 3 ottobre 2023, poco prima che questa storica macchina andasse in pensione. Il ministro britannico per il Nucleare e le Reti, Andrew Bowie, lo ha definito una sorta di “canto del cigno”. Il record annunciato oggi è stato infatti ottenuto il 3 ottobre 2023, poco prima che questa storica macchina andasse in pensione.
Resta da evidenziare un punto: sebbene il risultato appena annunciato “pesi” il triplo rispetto a quello ottenuto in test simili nel 1997, molta strada resta da fare. Secondo alcuni, prima di poter vedere all’opera la prima centrale, dovranno passare probabilmente altri 30 anni.