Con circa 5 milioni di euro l’anno, l’Italia è al primo posto tra i Paesi mediterranei e al secondo in tutta Europa, subito dopo il Regno Unito, per finanziamenti pubblici all’energia dal mare, cioè gli impianti che producono elettricità dal moto ondoso o dalle maree. A rivelarlo è il primo rapporto del progetto europeo OceanSET 2020, secondo cui gli stanziamenti pubblici degli 11 Paesi considerati sono stati pari a 26,3 mln.
Le aree del Mediterraneo con il più alto potenziale di energia dalle onde sono le coste occidentali della Sardegna e della Corsica, ma anche il Canale di Sicilia e le aree costiere di Algeria e Tunisia.
L’energia dalle maree può essere ‘estratta’ principalmente nello Stretto tra Sicilia e Calabria, dove la produzione di energia potrebbe arrivare a 125 GW/h l’anno - una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di città come Messina.
In Italia - che si posizione come il paese più avanzato del bacino mediterraneo per ricerca e sviluppo di dispositivi - esistono siti di prova che si trovano a Pantelleria, Reggio Calabria, Napoli e in Adriatico.