Il governo di Tripoli ha dichiarato l'allerta generale dopo che l'esercito guidato da Khalifa Haftar ha annunciato la partenza dal sud della Libia di una colonna di 300 mezzi. Il contingente ha ricevuto dal comando della Libyan National Army di Haftar l'incarico di "liberare Tripoli dal terrorismo". Sarebbero già scoppiati i primi scontri, secondo Reuters.
L'offensiva del generale Haftar è stata annunciata proprio mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres è arrivato a Tripoli per un incontro con il presidente del Consiglio presidenziale Serraj. Su Twitter, Guterres si dichiara "totalmente determinato a sostenere il processo politico in questo Paese per guidarlo verso la pace, la stabilità la democrazia e la prosperità".
Intanto si allunga la lista degli scandali che coinvolgono grandi imprese delle economie avanzate in Libia. E a finire sotto accusa stavolta è il Canada. Il primo ministro, Justin Trudeau, ha cacciato due ex ministre dal suo partito liberale, dopo che essere stato accusato dalle loro dichiarazioni di aver interferito nel caso di presunta corruzione del colosso SNC-Lavalin. Jody Wilson-Raybould, a capo del dicastero della Giustizia, e Jane Philpott, al Bilancio, si erano già dimesse dall’esecutivo citando le proprie preoccupazioni sul caso.
La vicenda SNC-Lavalin solleva un'ombra sulle chance di un secondo mandato per Trudeau in vista delle elezioni di ottobre. Il governo avrebbe tentato di proteggere dal processo la compagnia SNC-Lavalin, accusata del presunto pagamento di tangenti per assicurarsi contratti in Libia.
Mentre numerosi paesi, anche al di là dell'Atlantico, continuano indefessi con i loro business nella martoriata Libia, il paese nordafricano sembra entrato in un vicolo senza uscita.