Il presidente egiziano ha ordinato al governo di realizzare una città per lanciare l’industria dell’oro nel Paese. Abdel Fattah al-Sisi ha chiesto in particolare di fornire tutte le risorse finanziarie per la creazione della città con gli standard e le tecnologie internazionali più moderne.
L’Egitto è al sesto posto tra i Paesi arabi per le riserve auree con 77,4 tonnellate di oro: la terra è ricca del metallo prezioso perché si trova sullo Scudo arabo-nubiano che custodisce numerosi giacimenti. Al momento, la produzione è concentrata in tre siti nel deserto orientale dell’Egitto: Sukari Mountain, Hamash e Wadi al-Alaqi. Secondo le Autorità egiziane il metallo prezioso sarebbe presente in 120 siti.
Nel 2017 si è svolta una prima gara per l’estrazione dai giacimenti del deserto orientale. Sette società internazionali e quattro locali hanno ottenuto le licenze: potranno esplorare 82 blocchi, ovvero il 28% del totale sull’equivalente di 14 mila chilometri quadrati.
Una seconda tornata di offerte sarà programmata per marzo 2021 per l’esplorazione in 208 blocchi distribuiti su 38 mila chilometri quadrati.