A fronte della crescente disuguaglianza nella ricchezza, l’Ocse ha proposto di aumentare l’imposizione sulle successioni, eterogenea nei diversi Paesi sia per modalità di applicazione (flat-tax o aliquota progressiva, esenzione di alcune tipologie di beneficiari) sia per valore dell’aliquota.
Per quanto riguarda i lasciti ai figli, in Italia è presente un’aliquota fissa, pari al 4 per cento; tendenzialmente, gli altri paesi che optano per la flat-tax presentano aliquote più elevate: in Danimarca e Irlanda, questa si attesta rispettivamente al 15 e al 33 per cento, mentre nel Regno Unito e Stati Uniti al 40 per cento.
In generale, l’imposizione è più elevata se eredità o successioni vengono donate a fratelli o sorelle. In Danimarca, l’aliquota più che raddoppia, raggiungendo il 36 per cento. Questo accade anche nella maggior parte dei paesi in cui l’imposizione è progressiva. In Francia l’aliquota minima passa dal 5 al 35 per cento, mentre quella massima diminuisce lievemente dal 45 al 40 per cento. In altri casi, come in Germania e Spagna, si mantiene lo stesso regime applicato ai figli. In Italia, l’aliquota aumenta (soltanto) di 2 punti percentuali e raggiunge il 6 per cento.